Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi.
Con i “Campionati italiani” di Gallipoli (Lecce) si conclude il primo periodo di questo anomalo quadriennio olimpico su cui ha inciso l’effetto pandemico. Nonostante il Covid, che la Fpi ha saputo gestire in maniera eccellente, i dati (e non le opinioni), ci dicono che il pugilato italiano sta acquisendo la consapevolezza di poter tornare agli antichi fasti, pronto a scalare nuove vette internazionali. Oltre 1030 società affiliate (nuovo record Fpi), circa 60.000 tesserati complessivi, oltre 1.000 eventi pugilistici (regionali, interregionali e nazionali) e circa 9.500 match.
Peraltro, lo straordinario sviluppo quantitativo marcia in parallelo con la crescita qualitativa del movimento pugilistico nazionale. Dopo lo splendido bronzo di Irma Testa alle olimpiadi 2021, che ha cancellato lo “zero titoli” dei Giochi di Rio 2016 si sono materializzati ben 94 podi (tra Campionati europei e mondiali, assoluti e di categoria), conquistati dalle Rappresentative Azzurre maschili e femminili.
Dopo oltre 8 anni, abbiamo riconquistato medaglie ai Campionati mondiali assoluti maschili e dopo ben 24 anni abbiamo un nuovo Campione europeo elite.
Circuito Pro
Non siamo stati da meno nel circuito Pro. Al riguardo, vorrei rammentare che nel 2017 abbiamo ereditato il movimento Pro in uno stato “comatoso” legato all’esperienza fallimentare della Lega ed a promesse “miracolistiche” mai real
Ad oggi, dopo un corposo investimento federale, pari ad oltre 1.500.000 in 5 anni, il circuito Pro è tornato a crescere con nuovi giovani talenti. Le iniziative elaborate dalla Fpi e l’intraprendenza di alcune società Promoter, hanno reso di nuovo appetibile il pugilato professionistico italiano tanto da far convergere l’attenzione mediatica di emittenti televisive, canali streaming, social e quotidiani quali La Repubblica, la Gazzetta ed il Corriere dello Sport. Chiudiamo il 2022 con 5 Campioni europei, che già entro il primo bimestre 2023 potrebbero diventare 6, oltre a diversi titolari di cinture internazionali. Grazie alla odierna Fpi, il pugilato Pro è tornato costantemente su RaiSport e, da ultimo, su Rai due.
Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che questa Federazione ha a cuore il circuito Pro come quello Aob, considerandoli figli legittimi ed inseparabili di una medesima famiglia: quella della nobile arte italiana.
Il sottoscritto ha approfittato dei Campionati italiani assoluti anche per incontrare le società della regione Puglia in un evento organizzato dall’amico Nicola Causi Presidente del Cr. Puglia.
Finalmente, il movimento pugilistico italiano è veramente una grande famiglia. Tutti insieme, società, tecnici, dirigenti federali, medici, arbitri, commissari di riunione ed altri addetti ai lavori.
Intanto, vi anticipo che dopo i circa 2.500.000 di contributi federali diretti ed indiretti erogati alle società ed a sostegno dell’attività, tra il 2021 ed il corrente anno la Fpi sta predisponendo, per il 2023, un pacchetto di interventi per la crescita del pugilato italiano ovvero uno stanziamento di 1.500.000,00 euro dei quali in gran parte destinati ai nostri affiliati ed alla loro attività.